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Con amore e devozione ritorniamo a onorare l'acqua, la madre, il principio femminile, nella forma della regina del mare, Yemanjà, 
con canti originali e del repertorio della musica medicina a Lei dedicati.

Una festa dei cuori uniti intorno alla grande madre, un'occasione per inchinarci e connetterci con la fonte della vita che risiede in ciascuno di noi.

Domenica 9 febbraio 2025

orario: 17:00-19:30 (accoglienza dalle 16:40)

Vigonza (PD)

(l'indirizzo esatto verrà comunicato ai partecipanti)

Contributo consigliato: 20 €

Se ti fa piacere, indossa qualcosa di azzurro, blu, bianco o argento: questi sono i colori della Regina del mare.

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CHI È YEMANJÁ?


Yemanjá, regina del mare è la sintesi dell’elemento acqua, il brodo primordiale da cui ogni cosa proviene, il liquido amniotico in cui gravita l’essere prima di diventare tale.   

È Luna, madre e vergine, sorella e sposa.

È nata dalla spuma del mare, come Venere

Signora della fecondità e della consolazione, incarna l’amore puro e materno e tutte le qualità femminili: dolcezza, accoglienza, sensibilità, creatività, fluidità e serenità, ma nel momento dell’ira si rivela terribile e potente, responsabile del naufragio delle nostre aspettative, come il mare in tempesta che tutto inghiotte.

Sirena dalla voce incantata, si manifesta nel moto delle maree, dominando le vaste acque delle emozioni e del subconscio, il nostro oceano interiore.   
Viene invocata per placare e far fluire i moti impetuosi dell’animo e portare la pace nel cuore e nella mente, per fare chiarezza nelle nostre emozioni.

Con la sacra acqua salata del mare, Yemanjà lava via e purifica il dolore legato agli avvenimenti della vita e ci insegna a danzare con essi, bilanciando le onde che cavalchiamo nella nostra esistenza. Porta rinnovamento e rigenerazione.


Signora dei popoli del mare:  sirene, principesse delle acque, marinai, pescatori. Madre di tutti gli orixà, signora degli oceani, dei mari e dei fiumi che conducono al mare.

È raffigurata come una donna sensuale oppure come una sirena. Affascinante, bellissima, esce dal mare con i lunghi capelli neri mossi dalla brezza, lo sguardo pieno di promesse e le braccia aperte nell’atto di donarsi.

Il suo seno prosperoso celebra la disponibilità ad offrirsi generosamente ai fedeli.  Sul suo capo brilla una stella e ai piedi fra le onde, galleggiano rose bianche e rosa.

Yemanjà è la Dea Madre della mitologia yoruba (Nigeria) e dei culti afroamericani a essa collegati, tra cui vudù, candomblé e umbanda.

I suoi colori sono il bianco, l’azzurro e l'argento; i suoi fiori sono i fiori acquatici e la violetta, la verbena, il lillà, il frangipani, il sandalo e la rosa canina, e i suoi animali sono le creature marine , il pavone e l’oca.

Il suo numero è il 7, come sette sono i mari e il suo giorno il sabato. 
Le sue pietre sono l’acquamarina, il lapislazzuli, e tutti i cristalli azzurri e blu, oltre alle perle, i coralli e la pietra di luna e tutti i cristalli dell’elemento acqua.

E' sincretizzata con la Vergine Maria e con la Grande Madre di altre tradizioni. 
Si festeggia  il 2 febbraio .  
La celebrazione maggiore è a Salvador de Bahia, in Brasile.



Dea di acqua dolce si è tuffata nell'Atlantico seguendo le navi negriere e raccogliendo uno a uno i suoi figli mentre cadevano.

Potente, come solo una madre rabbiosa può essere, si è trasformata in una Divinità di acque salate per avere la forza di abbracciare i rimasti, i partiti e i ritornati da entrambe le sponde.

Ventre fertile e tomba di pace, è un abbraccio di serenità e sale che asciuga le labbra.

Odoya è il saluto che si rivolge a Yemanjà.

Chi conduce?

Kris-Mā & Lord Caboclo, un duo acustico (voci, chitarre, tamburi, campane tibetane e strumenti etnici) nato per portare la musica medicina nelle cerimonie di cura e nei cerchi di sviluppo personale e spirituale...

Kris-Mā è una voce unica nel panorama della musica medicina, con un timbro caratterizzato da un equilibrato connubio di forza e dolcezza.

Ha scoperto il canto da bambina, nel coro della chiesa, e per anni ha utilizzato lo strumento-voce nel suo lavoro con i bambini nelle scuole steineriane, e intonando i canti sacri della tradizione Lakota nelle capanne sudatorie.

Oggi conduce cerchi di canti rituali e laboratori sulla voce medicina.

Lord Caboclo invece è un artista visuale che aveva smarrito l'ispirazione e che sei anni orsono è rimasto folgorato dalla musica medicina sulla via di Damasco.

Quel giorno ha preso in mano la chitarra e non l'ha più posata, dando voce a diversi canti canalizzati dalle sfere della musica e lanciandosi anima e corpo in questo progetto.

Nel 2019 Kris-Mā & Lord Caboclo hanno messo la loro musica al servizio dei rituali di cura di derivazione amazzonica.

Oggi propongono i loro brani originali all’interno di quelle che definiscono cerimonie musicali, ossia rituali di introspezione, devozione e celebrazione sostenuti unicamente dalla musica.

È appena uscito il loro primo CD, To the Sun.

Ascoltali in streaming:

Dove saremo?

Saremo nella bellissima sala yoga dell'associazione culturale Il Cerchio della Luna Piena a Vigonza, presso Padova.

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Cos'è un concerto rituale?

Un momento di introspezione e celebrazione sostenuto dalla musica medicina a 432Hz.


Con l'intento di...
  • ritrovare il centro e l'equilibrio interiore
  • portare una dimensione cerimoniale nella vita quotidiana
  • ristabilire la connessione con la parte più autentica di noi stessi

... e ricordare chi siamo davvero.

E chi siamo se non un'espressione unica del Divino?

☀️

Un'esperienza di bellezza, trascendenza e trasformazione interiore, che combina canti medicina originali con meditazione, ascolto introspettivo e partecipazione corale.

Se vuoi farti un'idea dell'atmosfera che si respira, ecco un video girato durante una cerimonia passata:


Cos'è la musica medicina?

La musica medicina è un genere nato in America Latina, come evoluzione dei canti di cura intonati dagli sciamani durante i rituali con le piante maestre (le medicine, appunto).

Si è diffusa di pari passo con la diffusione di tali cerimonie in tutto il mondo, ibridandosi con le musiche tradizionali dei popoli che ha toccato.

Ma la musica è una medicina in sé. Abbiamo toccato con mano gli effetti che produce: trasformativi, catartici....

Suonare ci ha sostenuto in tanti momenti difficili, aiutandoci a sciogliere nodi emotivi, eleborare lutti, per esempio.
Ma ci ha anche fatto vivere e sperimentare gioia, spensieratezza, celebrazione, unione e un grande senso di condivisione.

Per noi la musica è una pratica quotidiana di riconnessione e centratura.

Non vogliamo snobbare altri generi musicali, anzi: la musica in generale è uno strumento potentissimo.
È anche bella e piacevole, ma se si ferma a questo, è un po' come avere un'astronave e usarla per andare a far la spesa.

Il nostro intento è vivere consapevolmente l'aspetto trascendente della musica, come ricerca di noi stessi, come espressione della nostra verità, come canale di cura e guarigione, come ponte tra Materia e Spirito, per richiamare lo Spirito a permeare la Materia, in modo da renderla più bella e farla brillare.

E poi è arrivata la chiamata a portare tutto questo agli altri, di mettersi a servizio, per far sentire la forza e la potenza della musica e del canto...
Se ha avuto effetto su di noi, perchè mai non sugli altri? 

Altre domande?

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